L’opera è stata composta nell’ultima settimana dello scorso dicembre 2016 con un solo synth analogico patchato in differenti modi per raggiungere diversi risultati sonori. Il titolo è "Johann Sebastian is my friend" perché lo stesso giorno ero li per scrivere un traccia elettronica basata sulla distruzione della struttura ed il linguaggio di un Allemanda di Bach, ma alla fine ho optato per il noise. L’opera è basata sul principio fisco della densità e della sintesi granulare, in particolare sviluppata sui tre livelli spettrali. I ritmi incerti e poco prevedibili, che sono il cuore pulsante della composizione, fanno cadere l’attenzione sui diversi timbri che si alternano in un unica grande sezione formale. La ricorrenza di alcuni suoni, lungi dal voler retoricamente significare qualcosa, è un stratagemma compositivo per spostare l’attenzione su un novo elemento entrante o a sua volta ripetuto.







Thanks to EMERGE, two album have been released by "Attenuation circuit" label from Augsburg, Germany.

"Uncomfortable celebrations I" is about music creation with an idea of sound expressing some kind of densities of untouchble matter. All sounds are coming from analogue sythesizers (except the drums in Calcata) and they behave in groups, throughout the form, one in the opposite way and features to the other.

"Uncomfortable celebrations II" explores the possible relationships between a large number of samples recorded in the Netherlands, Italy, Greece and Germany over a period of about 6 months through experimental collage and feedback techniques.
Listening on "musicaelettronica.it"
Listening/buying on Bendcamp "Uncomfortable Celebrations I"
Listening/buying on Bendcamp "Uncomfortable Celebrations II"
Unconfortable Celebrations (25th April 2017).
"Johann Sebastian is my friend" has been sponsored and published by “musicaelettronica.it” newspaper and performed in fixmedia installation by "Tempo Reale Festival” in Florence on the 15th September 2017.
Johann Sebastian is my friend (Dicembre 2016).
Per luci e sistema audio multicanale, “No man’s land” è un installazione pensata per luci e sistema audio multicanale.

Imprescindibile dallo spazio in cui viene posta, essa può assume diverse forme a seconda della forma del luogo che la ospita e può apparire differente agli occhi di ogni spettatore, libero di muoversi all’interno di essa.

L’ installazione è costituita principalmente da diffusori e led luminosi e si fa carico di lasciar percepire a chi vi si immerge, sia disegni sonori, che pattern luminosi visceralmente legati uno all’altro. In particolare un segnale audio complesso influenza direttamente il disegno e le sfumature dei led e dei pattern luminosi.

“No man’s land” è interessata a stressare i due sensi, a portare lo spettatore ad un alto livello percettivo-attivo, a immaginare infiniti spazi oltre quello reale circostante.
Essa vuole lasciare allo spettatore la possibilità di interpretazione del binomio auro-visuale partendo dal concetto più astratto possibile, lasciando aperte le possibilità sensitive che si confronteranno con un disegno alternante paesaggi concreti e gesti sonori irreali.

“No man’s land” spinge l’immagine audio-visiva ai confini della percezione sensitiva, si propone di sperimentare utilizzando un linguaggio a "cinque dimensioni" dove le tre dimensioni terrestri non sono altro che il mezzo con cui lo spettatore, occupando ogni volta una posizione diversa, può captare le altre due (suono e luce) sotto diverse fattezze.
No man's land (29 Dicembre 2018).
TT
Θρήνος (Lament) is a short animated film based on the poem, that was crafted by Miltos Sachtouris and was included in the collection ΣΦΡΑΓΙΔΑ ή Η ΟΓΔΟΗ ΣΕΛΗΝΗ.

This short animated piece aspires to narrate a transition from the present world to a better one. The story line includes incidents that are strongly related to war and lead to the end of the present; recreating a future imaginary world.

Poem/Voice: Miltos Sachtouris (1919-2005)
Direction, Animation & Illustrations: Afroditi Bitzouni
Music & Sound Design: Kyriakos Charalampides & Giuliano Anzani
Flute player: Tiziano Teodori
Translation: Danai Daska
Powered by twelve-lab
Watching on VIMEO
Lament (collaboration, 2018).
Θρήνος has been sponsored and published by “musicaelettronica.it” newspaper.
Watching on "musicaelettronica.it"